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JMA, storico accordo con il MIT per lo sviluppo del 5G mission-critical

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Il progetto triennale renderà disponibili per la prima volta sulle reti 5G i servizi ad alta disponibilità e bassa latenza come la guida autonoma. Médard (MIT): ‘Apriremo la strada all’innovazione anche nel 6G’. Constantine (JMA): ‘Ricerca&Sviluppo devono crescere negli Usa’.

JMA Wireless (JMA), azienda leader nelle comunicazioni wireless, ha annunciato oggi un accordo di ricerca della durata di tre anni con Muriel Médard, NEC Professor of Software Science and Engineering al Massachusetts Institute of Technology (MIT), con l’obiettivo di rendere disponibili I veri servizi URLLC (Ultra Reliable Low Latency Communication).

Applicazioni mission critical

Fino ad oggi, l’industria delle comunicazioni wireless ha dovuto sacrificare, almeno in parte, le prestazioni dei servizi mobili per garantirne l’affidabilità, rendendo di fatto impossibile offrire veri servizi URLLC. Il MIT e JMA (https://jmawireless.com/) stanno ora lavorando insieme per rendere l’URLLC una realtà, senza più sacrificare le prestazioni, offrendo su una connessione mobile ciò che prima poteva essere fatto soltanto con una connessione fissa.

Obiettivo bassa latenza e green

La collaborazione si focalizzerà su due aree di ricerca critiche. La prima affronta il tema di come garantire servizi a bassa latenza e altissima affidabilità per applicazioni mission-critical. La seconda area sulla quale lavoreranno la Professoressa Médard e JMA verterà su come rendere le comunicazioni mobili più efficienti e più green senza penalizzare le prestazioni.

Muriel Médard, NEC Professor of Software Science and Engineering al Massachusetts Institute of Technology (MIT)

Applicazioni che promettono di migliorare la qualità della vita, come la guida autonoma, non sono state finora realizzate proprio per la mancanza di affidabilità certosina delle connessioni mobili. Le ricerche della Prof.ssa Médard hanno però sviluppato tecniche che al tempo stesso migliorano l’affidabilità e diminuiscono la latenza.

Médard (MIT): ‘Apriremo la strada all’innovazione anche nel 6G’

“Insieme a JMA, ridurremo drasticamente le inefficienze legacy che impediscono attualmente la realizzazione di servizi URLLC”, dice la Prof.ssa Médard, “Queste inefficienze determinano non solo ritardi nella trasmissione dei segnali, ma anche uno spreco di energia legato alle ritrasmissioni e alle misure di protezione del segnale. Combineremo le ricerche con l’esperienza unica di JMA nelle reti radio, per applicare tecniche di codifica compatibili con lo standard 5G, aprendo così la strada per innovazioni simili anche nel 6G”.

Joe Constantine, Chief Technology and Strategy Officer di JMA

Constantine (JMA): ‘Ricerca&Sviluppo devono crescere negli Usa’

“Ad oggi, circa sette brevetti su dieci legati al 6G appartengono a nazioni che non sono gli Stati Uniti”, dichiara Joe Constantine, Chief Technology and Strategy Officer di JMA. “Stiamo lavorando con la professoressa Médard per far progredire la Ricerca&Sviluppo negli USA con una delle menti più brillanti nel nostro campo, in modo da ristabilire la leadership americana e controllare il nostro futuro tecnologico”.

Questa collaborazione ha origine nel panel che Muriel Médard e Joe Constantine hanno tenuto al Mobile World Congress di Barcellona lo scorso febbraio, dove hanno esposto la potenza delle tecniche di network slicing.

(Per maggiori informazioni sul gruppo di ricerca per le comunicazioni del MIT potete visitare:  www.rle.mit.edu/ncrcg/).